Giorno 18 dicembre 2017 gli alunni della seconda liceo hanno potuto trascorrere alcune ore con gli ospiti della casa di cura “Buon Samaritano” (Καλός Σαμαρήτης).
L’incontro è nato dopo aver conosciuto la realtà di questo centro e avendo la coscienza che un momento di scambio generazionale sarebbe stato senz’altro un dono reciproco.
Dopo alcune lezioni dove i ragazzi hanno potuto riflettere sull’anzianità, la malattia, il dolore, la morte...ma anche il servizio, la sapienza, il dialogo, la visione della vita, le docenti Trolio e Petrillo hanno accompagnato gli alunni al Centro.
Dopo essere stati accolti con calore dal direttore, il quale ha potuto spiegare il funzionamento del Centro e rispondere a diverse domande, gli alunni hanno incontrato alcuni ospiti e offerto loro una canzone natalizia, alcune scene teatrali tratte dal “Canto di Natale” di Dickens ed una poesia.
Gli ospiti, a loro volta, hanno offerto varie e commoventi canzoni in italiano e francese.
In un momento di dialogo spontaneo, alcuni ragazzi hanno chiesto che parola direbbero loro per vivere bene le prossime feste natalizie: “vivetele in famiglia” era il coro unanime.
Il momento più toccante, a detta dei ragazzi, è stato quando hanno potuto visitare le stanze dei degenti più gravi. A loro hanno offerto varie “Kalande” e hanno ricevuto tanta gioia e riconoscenza.
Ecco alcune impressioni degli alunni: “Per me questo giorno è stato importante per due motivi: perchè ho visto come saremo quando diventeremo anche noi anziani e che se anche abbiamo fatto una cosa semplice abbiamo reso felici delle persone”, “Spero che possiamo fare di nuovo un’esperienza simile perchè mi ha commosso”, “...quando hanno iniziato a cantare mi sono commossa perchè io non ho avuto la possibilità di conoscere i miei nonni”, “...adesso cerco di vivere la mia vita in un modo migliore e più pieno”, “...la nostra generazione, pur cresciuta in ambito tecnologico e chiusa al mondo esterno, pensa ancora ai propri prossimi oltre a se stessa”, “...in questa casa non si offre solo un servizio ma è una piccola comunità familiare...”,”...ho ammirato queste persone perchè non deve essere facile questa situazione in cui si trovano”, “...è stato come trascorrere una mattinata con i miei nonni”.